Menu
Un mix di cantautorato acustico ed elettronica, post rock e ballad folk Un viaggio in musica sul valore delle cose, dalla grandezza di un dettaglio quotidiano alla piccolezza della vita di fronte al cosmo. Le dieci canzoni che compongono “Cocci sparsi” rappresentano un viaggio dal piccolo, personale e domestico al grande e universale. Si guarda alla vita partendo, per forza di cose, da quella che si conosce meglio, la propria, per allargare gradualmente l’inquadratura canzone dopo canzone.
Anche dal punto di vista musicale “Cocci sparsi” rappresenta un viaggio: si parte con quattro canzoni profondamente acustiche, con una ridottissima componente elettronica, per poi virare, nella seconda parte del disco, verso arrangiamenti in cui i synth la fanno da padrone fino alla conclusione del disco, con “Australe”, che è un viaggio nello spazio profondo. Nel mezzo “Mappe” e “Gino ed Alice”, con i loro arrangiamenti minimali, segnano invece una pausa, un elemento di rottura, quasi di silenzio. Questo viaggio fra i generi e le sonorità è nato dall’incontro/scontro fra i mondi musicali di Luca Cassano (voce, penna e anima de Le rose e il deserto) e Martino Cuman (Non voglio che Clara) che ha prodotto il disco, oltre a suonare il basso e cantare i cori su tutti i brani. Il disco è profondamente ispirato dalle sonorità acustiche e dall’elettronica rarefatta delle ultime produzioni di Niccolò Fabi e Piercortese, mantenendo al tempo stesso la profondissima impronta cantautorale di dieci canzoni nate sul taccuino e sulla chitarra. “Cocci sparsi” è il primo album de Le rose e il deserto. È stato arrangiato, prodotto e mixato da Martino Cuman e registrato da Martino Cuman con Woolter Kelvin ed Ettore Franco Gilardoni presso Colosso Room (Padova), Real Sound Recording Studio (Milano) e HomeRecording INC. (Sandrigo, Vicenza). Nel disco hanno suonato Marcello Batelli (Non voglio che Clara, Teatro degli orrori, Bachi da pietra) alla chitarra classica, acustica ed elettrica, lo stesso Martino Cuman al basso e ai cori, Edoardo Piccolo alle tastiere, pianoforte e synth, Diego Dal Bon (Crocodiles, Jennifer Gentle) alla batteria e percussioni e Massimo Cogo alle percussioni. Nel brano “Aprile” Francesco Ivone ha suonato la tromba. TRACK BY TRACK https://direzione816.wixsite.com/biografiedcod/leroseeeildeserto Le rose e il deserto è il progetto artistico di Luca Cassano, un po' calabrese, un po' pisano, attualmente milanese. Come un Tuareg, Luca osserva le dune metropolitane alla ricerca delle poesie che spontaneamente affiorano dalle sabbie della sua immaginazione. Il testo è al centro della sua ricerca: il suo interesse è nei suoni e nelle immagini che le parole da sole, anche senza musica, sono in grado di evocare. Le rose e il deserto è un progetto con due anime. Da un lato l’esigenza di esternare le proprie inquietudini, le paure e le passioni, la malinconia. Dall'altro la voglia di gridare contro le ingiustizie che quotidianamente osserviamo. Nato a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza nel 1985, Luca Cassano studia sin da ragazzino chitarra e pianoforte. I lunghi e noiosi pomeriggi di solfeggio insieme alla vecchia maestra di musica ben presto lo allontaneranno però dagli strumenti. Per i successivi vent'anni Luca si dedicherà esclusivamente alla lettura di qualsiasi forma di testo scritto passasse per casa iniziando contemporaneamente ad avvicinarsi alla scrittura di poesie. Alla soglia dei trent'anni, da poco arrivato a Milano, decide di riprendere la via abbandonata e di affiancare la chitarra ai testi e poesie che nel frattempo aveva prodotto. Inizia così l'attività di busking che viene affiancata dalle serate nei locali di Milano dove suona cover con il duo che nel frattempo aveva fondato con l'allora coinquilino: i Citofonare Colombo. Allo scioglimento del duo, Luca decide che è arrivato il momento di lanciare un progetto con cui portare sui palchi le canzoni che nel frattempo prendevano vita: è la primavera del 2018 e nascono Le rose e il deserto. Dopo il primo anno e mezzo, in cui si muove sui palchi di Milano e della Lombardia, nell'autunno 2019 il progetto entra in studio, presso le Manifatture Morselli Recording di Modena per registrare l'EP d'esordio, intitolato "Io non sono sabbia" pubblicato per PFMusic nel giugno del 2020. Nel marzo 2021 Le rose e il deserto ha anche pubblicato la sua prima raccolta di poesie, intitolata "Poesie a gettoni vol.1". Le rose e il deserto ha avuto il piacere di aprire i concerti di Gnut, Bianco, Nicolò Carnesi, The Niro, kuTso, Sandro Joyeux, Gianluca De Rubertis, Federico Sirianni, Livia Ferri, Andrea Labanca e Rufus Coates & Jess Smith. Fra gli altri, Le rose del deserto ha avuto l'opportunità di suonare a Milano nei circoli Ohibó e Bellezza e allo storico Legend Club, al circolo Tambourine di Seregno, al salotto di Mao a Torino, a Ferrara per la rassegna Il silenzio del cantautore, a Roma per la rassegna Piccoli concerti, al Joe Koala ad Osio Sopra, al teatro San Teodoro di Cantù, al circolo Scuotivento di Monza, al Catomes tot di Reggio Emilia. Etichetta: PFMusic https://www.facebook.com/leroseeildeserto https://www.instagram.com/leroseeildeserto_music/ SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/7uzNihnFzWlwef1vHCe1Ry?si=y0MOgblXT1eVdrTNyDSMcA YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UCwMeiPcJVWIiEFoFU-29dfw PRESS KIT https://sites.google.com/view/leroseeildeserto?pli=1 l’altoparlante – comunicazione musicale www.laltoparlante.it [email protected]
0 Comments
L’artista torna sulla scena italiana con un brano fresco esaltando la bellezza della semplicità “Banale” è il nuovo singolo di DICIA7, un brano leggero che invita a non pensare e a vivere il presente. Una canzone fresca che strizza l'occhio al pop e che in un mondo complicato preferisce la banalità delle cose semplici: "Un caffè se ti va". Una interpretazione impeccabile della cantautrice condisce un mood contemporaneo che evidenzia un ritornello scritto per restare. “Banale” presenta un arrangiamento lineare, ma colmo di colori che evidenziano il messaggio del brano stuzzicando l’ascoltatore: “Per una volta essere solo banale, mandare tutto a puttane”!
Roberta Poli in arte “DICIA7” nata a Taranto, classe 2000 e cantautrice, inizia a scrivere le sue prime canzoni a 15 anni esplorando fin da subito diversi generi, appassionandosi al pop, al cantautorato e nell'ultimo periodo anche all'indie. Frequenta alcuni master di scrittura e canto per completare la sua formazione artistica e partecipando allo stesso tempo a vari concorsi ed esibizioni “live” sul territorio nazionale. Pubblica il suo primo singolo, "Masochista", cupo ed introspettivo, per lasciare spazio poi ad "Estathè" l'anno dopo, brano leggero e fortemente proiettato verso le influenze indie-pop. Produttore: Martino Schembri in arte “Godo” - Studio di registrazione Godo_Bsmnt Produzione artistica di Cosimo Taurino della M.A. Eventi Label: DMB Management LISTEN https://DICIA7.lnk.to/Banale https://www.facebook.com/dicia7off https://www.instagram.com/dicia7off/ TIK TOK https://www.tiktok.com/@dicia7off?_t=8XLyFMl4jV0&_r=1 SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/3P0H2tnwMKxaJukDn0prT7?si=huQOXG3lQ5qDPqBmY_QEBQ Fuori l’omonimo Album di 10 brani con ospiti e featuring dalla scena musicale torinese tra ricordi indelebili, pezzi di vita e nuove influenze I Magazzino San Salvario si proclamano esponenti del cosiddetto “Rock Cantautorale”, un mix di rock graffiante e testi che si inseriscono nel solco della migliore tradizione della musica d’autore italiana. L’idea di fondo è quella di riportare al centro l’idea di canzone nella sua essenzialità, togliendo tutto ciò che è superfluo con il preciso intento di emozionare nella maniera più diretta possibile. Un ritorno alle origini della musica dal vivo, tecnicamente ineccepibile, senza fronzoli, ma dritta al cuore degli ascoltatori.
L’album si compone di dieci tracce per 40 minuti intensi, firmati da Stefano Caire, cantante e bassista del gruppo, e sono stati arrangiati dai Magazzino San Salvario insieme al produttore Pietro Giay. Il disco è impreziosito dai featuring di alcuni artisti di spicco della scena musicale cittadina e nazionale, quali Federico Sirianni e Renato Tammi, e dai cori di Roberta Bacciolo, Elena Bacciolo e Robertina Magnetti. ALBUM TRACK BY TRACK I Magazzino San Salvario sono composti da Stefano Caire (basso e voce), Giovanni Caire (chitarre), Dario Scotti (tastiere e voce) e Massimo Tiso (batteria). In particolare Stefano Caire nel corso degli anni ‘90 e primi Duemila è stato un protagonista attivo della scena musicale torinese, militando in formazioni come Mau Mau, Loschi Dezi e Karamamma, collaborando e dividendo il palco con molti dei principali artisti della scena cittadina e nazionale (dai Subsonica agli Elio e le Storie Tese, tanto per citarne alcuni). Inoltre è autore di saggi musicali e voci di storia della musica per alcune delle più prestigiose enciclopedie italiane. Prima ancora che il nome del gruppo, Magazzino San Salvario è soprattutto un luogo fisico e reale, situato nel cuore dell’omonimo quartiere torinese, dove quattro amici di vecchia data, a partire dal gennaio 2020, hanno ridato forma e sostanza alla loro voglia di suonare e fare musica. Il progetto è cresciuto poi in clandestinità, durante il periodo del lock down, con la produzione di un ampio repertorio di musica inedita ed originale. SOCIAL https://bfan.link/europa-chiama-italia Il nuovo singolo dell’artista napoletano. Un brano tra il dialetto napoletano e la lingua francese Dopo svariate collaborazioni tra i due, Wiro incontra nuovamente il francese Maeki Maii su una produzione di DJ Slyde con un brano tra il dialetto Napoletano e la lingua francese ricco di melodia e sonorità. In questo singolo le proposte mainstream dell'artista si contraddistinguono per un rap duro e puro.
Etichetta: Orangle Srl - https://www.oranglerecords.com/ WIRO, all'anagrafe Gennaro Vicedomini, nasce a Napoli nel 1987. Dal 2012 Wiro diventa membro e cofondatore del collettivo Keep it real, che ben presto diventerà il suo punto di riferimento. Dopo 5 anni la crew diventa anche etichetta e pubblica il primo Ep "Fallo realmente vol. 1" e "In Wiro Veritas" il primo disco solista con featuring dal calibro di DopeOne, PeppOh, Marcello Coleman, Gianni Fiorellino, Miss Fritty. Oggi si presenta come solista e propone musica sempre in evoluzione. Spotify https://open.spotify.com/artist/3y5SfinXhsSLXfNLz57rqd https://www.instagram.com/GENNY_WIRO/ TikTok https://www.tiktok.com/@gennywiro?_t=8WdFYTdtYE1&_r=1 Youtube https://www.youtube.com/channel/UCX58ZLMEeKTHu5TvS6AiL-ALink l’altoparlante – comunicazione musicale - https://www.laltoparlante.it/ [email protected] - 348 3650978 Il cantautore e rapper napoletano torna sulle scene con il nuovo singolo in rotazione radiofonica dal 4 novembre Ritorna sulle scene, nei colori forti di questo autunno, l’artista Devil A, al secolo Angelo Autorino, cantautore e rapper napoletano classe '98 nonché ex ribelle del talent “Amici” che presenta il nuovo singolo intitolato “Resterò”, in rotazione dal 4 novembre sui principali circuiti radiofonici e lanciato sui più importanti canali di musica digitale.
La melodia di questo brano è nata in maniera del tutto naturale, strimpellando la chitarra in spiaggia col suono del mare in sottofondo, mentre il testo rivela la tenacia di resistere e rimanere dopo l’attraversamento di un periodo tormentato, vissuto completamente da solo. È come aver dovuto attraversare il fuoco che divampa, un dolore nel cuore o peggio un esercito di demoni armati che lo ha visto affrontare le proprie paure e la sua stessa solitudine. Dentro di sé sentiva comunque di poter vincere, aspettando che il temporale “interiore” passasse. Le sue parole sono come punti fermi: “Resterò perchéé io sono. Resterò perchéé il brutto tempo si sa, prima o poi passa. Resterò perchéé so di non essere una meteora che sfiora la terra ma un pianeta. Resterò, perchéé le cose belle accadono per chi rimane, non per chi se ne va” ed è così che si vince due volte! “Resterò” è un viaggio “dentro”, un incalzante bisogno di ritrovarsi nella propria forza decisionale. Il brano, pubblicato dalla Soter, vede alla produzione la professionalità di Daniele Franzese (già noto per aver collaborato artisti del calibro di Clementino, Ivan Cattaneo, Greg Rega, Riserva Moac, Simple Mood, Aleam), punta di riferimento della scena indie campana e non solo. L’artista ha già numerose esperienze di rilievo alle spalle: nel 2018 vince un contest dell'etichetta discografica Honiro, label di artisti come Ultimo e Briga e l’anno dopo è finalista nel contest di AwLab, arrivando al secondo posto davanti ai giudici Big Fish, Jake La Furia, Chadia Rodriguez e Anastasio. Nello stesso anno, supera le selezioni di Sanremo Giovani classificandosi tra i 20 semifinalisti, ma fece clamore la decisione di ritirarsi per entrare nel talent di Maria De Filippi. Terminata questa esperienza, l’artista inizia il suo percorso discografico con la Sony Music che pubblica il suo primo singolo “Disordine”, un brano malinconico che unisce i mondi del rap e della canzone d'autore, il quale evidenzia la sensibilità e le doti di scrittura diretta ma introspettiva dell'artista. Anche durante il periodo di lockdown dovuto alla pandemia, Devil A ha continuato a lavorare e a proporre la sua musica con vari singoli e progetti: a febbraio 2022 presenta “Aria”, brano in duetto con il rapper partenopeo Aleam e prodotto sempre da Daniele Franzese, che segna il passaggio artistico del rapper con l’etichetta Soter. Attualmente è impegnato nella preparazione del suo primo album ed affronterà a breve anche il primo tour in vari club musicali in giro per l’Italia. Isabel Zolli Promotion Agency Sede Operativa: via Simone De Saint Bon 47 – Roma Dall’11 novembre la colonna sonora del film “Backstage – Dietro Le Quinte” |
AuthorWrite something about yourself. No need to be fancy, just an overview. Archives
March 2025
Categories |