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Il nuovo singolo del cantautore fiorentinoIl racconto della depressione, tra momenti di lucidità e momenti di follia. Den dopo una serie di disastri personali cade in depressione e alterna momenti di lucidità a momenti di follia. Il suo subconscio è diviso a metà e questo genera in lui confusione e rabbia che lo porteranno ad un bivio senza uscita costandogli la vita.
Vittorio Romano nasce e cresce a Procida dove sin da piccolo si appassiona alla musica e comincia a studiare sax all’età di dieci anni. È autore e compositore delle sue canzoni con cui descrive la società moderna e le sue problematiche in chiave alternative rock con forti influenze classiche ed elettroniche. Nel 2022 avvia il progetto “RedSax” con la composizione dei suoi primi pezzi e la partecipazione ai primi live dove concentra il suo punto di forza. A novembre 2022 firma un contratto di distribuzione con la Orangle Records che porterà all’ uscita del suo primo album ad aprile 2023. Il 18 novembre 2022 esce “Buttati” il primo pezzo del futuro concept album. Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/64KovN8wAtJ98Q8cY6A5PO?si=3GlVQYVJRXSvX0JwDjd8MQ https://instagram.com/redsax_?igshid=YmMyMTA2M2Y= YOUTUBE https://youtube.com/channel/UCv-X7bgj4wGJU-ajjLJCWqQ l’altoparlante – comunicazione musicale www.laltoparlante.it [email protected]
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II nuovo singolo dell'artista guineano Un brano che racconta le emozioni dopo la fine di una relazione Questo brano è nato dall’esigenza di sfogare la rabbia nei confronti di un rapporto tossico recentemente terminato. Delle tante cose belle che questa relazione ha dato, l’artista si concentra sugli aspetti negativi che hanno portato ad interrompere il rapporto. Una soluzione straziante, ma necessaria perché entrambi possano vivere felicemente le loro vite e raggiungere i loro obiettivi.
Etichetta: Orangle Srl - https://www.oranglerecords.com/ CONTATTI SOCIAL SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/5W7u54lt7IVSNhRlm1FCPA INSTAGRAM: https://www.instagram.com/omega_officiell/ Andrea, in arte Omega, è un ragazzo di 19 anni di origini guineane, la scrittura è sempre stata un modo per creare il suo mondo personale, per rappresentare la realtà esattamente come la volevo io. Ha iniziato a cantare 5 anni fa e da 3 collabora col produttore Bozzo, che è anche un caro amico. Due ragazzi ambiziosi, che amano la musica e le sono riconoscenti per tutto quello che gli da. Il nuovo singolo con la partecipazione dei due grandi cantautori Un brano dedicato a chi attraversa la storia in maniera tangente, senza esserne protagonista, tra sonorità gipsy e un’intelligente ironia. “Tratto leggero” (feat. Cisco e Tonino Carotone) è il brano di chi passa attraverso la storia senza lasciare traccia, di chi resta invisibile pur essendo concreto e pur vivendo grandi tragedie o avventure, che è un po’ la storia di tutti noi, che per quanto possiamo sentirci importanti alla fine non lasceremo alcuna traccia con le nostre impronte. Due grandi artisti sono ospiti in questo brano: Stefano Cisco Bellotti che con il suo enorme carisma e la sua musica ha passato la vita a dare voce agli invisibili con canzoni che hanno fatto la storia e Tonino Carotone che in questo brano apporta il suo contenuto filosofico e ci spiega che la vita sarà anche una scatola vuota o senza forma, ma una cosa è sicura: “La vida es una consecuencia del amor”. Il singolo è parte di “SBAM!” l’album che segna una svolta nel sound e nel mindset della band.
Dicono di “SBAM!” «“Sbam!” è un disco che in piedi ci cade e ci cade anche bene, soprattutto quando mostra un coraggio raramente toccato da altri nel cercare mille strade diverse da suonare con lo stesso strumento. E la sua Gipsy Orkestar sa come svolgere a pieno questo mestiere. Che bel sentire di mondo e di tempo questo “Sbam!”» Indie Roccia «Decisamente un disco libero. Ecco una parola che entra prepotente dopo l’ascolto. Libero significa anche rispetto delle forme, padronanza dei mezzi e contaminazione capace di mescolare con coerenza ingredienti quotidiani» Exitwell «E in questo disco siate pronti per la contaminazione e il surrealismo che arriva dentro allegorie non solo liriche ma anche e soprattutto sonore.» 100 decibel «"SBAM!" è un caleidoscopio di emozioni: dalla volontà di libertà espressa in CALMA APPARENTE dove si parla della famosa quiete prima della tempesta; TRATTO LEGGERO è uno di quei brani che lasciano un solco profondo: Cisco e Tonino Carotone sono i due artisti scelti per arricchire il brano che parla degli invisibili ovvero di coloro che non lasciano traccia.» Low Music EMGO nasce dalla mente di Eusebio Martinelli, che dopo una lunga carriera in collaborazione con grandi artisti (Capossela, Bregovich, Negramaro, Sud Sound System, Biagio Antonacci, Modena City Ramblers, Calexico, Demo Morselli, Mark Ribot, Kocani Orkestar e tanti altri) decide di concentrare la sua solida esperienza nel progetto che da ormai 10 anni infiamma le piazze e i festival di tutta Italia ed Europa. Con i primi tre album, la band dà vita a importanti collaborazioni e tour, arrivando ad attraversare tutti i Paesi europei, da Marsiglia a San Pietroburgo. Durante la pandemia nascono ben due album, di cui il primo, “Trumpet Explosion”, apre gli orizzonti della band anche verso la musica colta e il mondo dei teatri, in cui Eusebio esprime il proprio virtuosismo e l’amore per la musica di autori come Chopin, Brahams e Paganini, avendo ulteriormente migliorato la propria tecnica studiando intensamente in lockdown. “SBAM!”, uscito nel 2022, segna una svolta nel sound e nel mindset della band. Etichetta: Maninalto! YouTube https://www.youtube.com/c/EusebioMartinelliTrumpet https://www.instagram.com/eusebio_martinelli/ https://www.facebook.com/eusebio.martinelli.gipsy.orkestar Spotify https://open.spotify.com/artist/58YykjuRTVIZmSvX1Gw53e Website https://www.eusebiomartinelli.com l’altoparlante – comunicazione musicale www.laltoparlante.it [email protected] Il nuovo brano dell’artista svizzera tra strumenti suonati e sintetizzatori Una stanza piena di oggetti diventa una grande discoteca vuota dove Clèr, come nel film di Bertolucci, balla da sola. Se avesse un segno zodiacale questo brano sarebbe certamente Leone ascendente Scorpione. In esso coesistono due mondi apparentemente lontani, l’anima jazz e swing con cui inizia, molto delicata ma dal ritmo incalzante e le sonorità techno in cui evolve.
Due parti che raccontano un momento precedente e uno successivo alla fine di una relazione infelice. Una scelta fatta di dubbi dove a vincere sarà il bisogno di rivalsa che risolve ogni tormento interiore. A volte è tardi per tornare indietro ed allora l’unica cosa da fare è andare avanti, cambiare, cambiarsi, trasformarsi per poi ritrovarsi. «Questo brano è nato come una sorta di sfida con me stessa e con l’idea di unire il jazz, la mia prima grande passione con la techno, scoperta più recentemente» Clèr. La traccia è estratta da “Misty” l’EP d’esordio dell’artista che, attraverso l’interpretazione vocale e la composizione, ricerca una forza per elaborare, esprimere ed affrontare esperienze di vita. Ogni brano rappresenta una fase ben precisa fatta di emozioni e di riflessioni differenti rappresentate dai vari generi musicali e da ambienti sonori essenziali per integrare il testo. Clèr, classe 2000, nasce e cresce nella città di Lugano, nella Svizzera italiana. Appassionata di musica sin da piccola studia pianoforte e frequenta un liceo musicale. Da adolescente inizia a unire la voce alla musica, scoprendo nuove linee espressive. Riconosce nella musica un modo per trovare il proprio posto nel mondo. Gli ascolti si intensificano sempre più e le sue influenze si diversificano andando a creare l'artista fluida che è oggi. Viaggia tra influenze soul e indie, approfondisce la musica classica e si lancia per cultura nei vicoli bui del jazz e della trap, fino all'elettronica di tutti i generi. Attraverso il canto e la composizione trova la forza per elaborare, esprimere ed affrontare le emozioni ed esperienze della vita, sia positive che negative. Le sue canzoni nascono e raccontano delle riflessioni personali su ciò che vive e sente nel presente e spesso contengono la “soluzione”: ovvero come l’artista crede sia meglio agire e reagire di fronte a varie situazioni. La collaborazione con Koolbeat comincia nell’estate del 2020 ed è proprio lavorando con questo team che nasce il progetto Clèr. Per la cantante arriva un’occasione per poter trovare il suo stile personale e creare un sound che unisca tutte le sue influenze musicali. Etichetta: KOOLBEAT https://www.instagram.com/influen.cler/ SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/0LucCP0dXi2kEucCqQrHd8?si=OWsKQZ08SIi0ggFY-Dof3A l’altoparlante – comunicazione musicale www.laltoparlante.it [email protected] Un progetto del gruppo italiano insieme al grande trombettista per diffondere il suono di Miles Davis “Miles to go” è un progetto del gruppo italiano Carovana Tabù insieme a Fabrizio Bosso. L’obiettivo è quello di portare al pubblico la musica di Miles Davis in nuova veste, attraverso una suite composta da sette arrangiamenti originali di celebri brani di Davis e tre brani inediti, ispirati ad omonimi quadri dell’artista. Le sonorità di ogni brano traggono spunto dallo studio e dalla riscoperta dei vari periodi della musica di Miles Davis, a cui si aggiungono elementi stilistici, formali, armonici e ritmici caratteristici della musica classica e contemporanea, con particolari riferimenti a Bach, Hindemith, Stravinskij, Ravel, Debussy, Morten Lauridsen e Astor Piazzolla.
Il progetto incrocia la tromba solista di Fabrizio Bosso, col sound jazz/funk/pop dei Carovana Tabù e il live electronics. «Viviamo la musica come strumento di unione. Siamo in tanti, e la musica è a volte il collante che riesce a mettere insieme caratteri diversi, idee diverse. Cerchiamo di puntare alla bellezza, al rispetto di quella che per noi è una musica di valore. Allo stesso tempo la musica per noi è gioco e divertimento, nel senso più alto che si possa intendere. Uno strumento per dar sfogo alla creatività, qualcosa di malleabile, non immutabile e spesso, abbiamo preso brani famosi e li abbiamo stravolti» Carovana Tabù. «Talento, coraggio e fantasia. Queste sono le emozioni che mi hanno trasmesso i ragazzi di Carovana Tabù, la prima volta che li ho sentiti suonare. Infatti, quando poi mi hanno contattato, ho accettato subito di partecipare come ospite in questo loro progetto su Miles Davis. Sono felice di poter suonare con loro e contribuire a far conoscere la musica di un genio della musica del ‘900, mai troppo celebrato» Fabrizio Bosso. Carovana Tabù è una band formata da otto giovani musicisti provenienti da tutta Italia. La loro peculiarità è il sound che nasce dalla commistione di diversi generi che spazia dal funk, passando per il jazz e il soul. Il percorso di formazione individuale della maggior parte dei componenti è di impronta classica. Successivamente è stato scelto un corso di studi in jazz e in popular music. La band è formata da Stefano Proietti – Pianoforte, Tastiere e Arrangiamenti, Andrea Albini – Chitarra acustica ed elettrica, Nicole Brandini – Basso elettrico Davide Di Giuseppe – Batteria, Live Electronics e Arrangiamenti Giacomo Cazzaro – Sax Alto, Arrangiamenti Federico Limardo – Sax Tenore e Soprano, Tony Santoruvo – Tromba e Flicorno, Giulio Tullio – Trombone. I componenti della formazione, come musicisti individuali, hanno collaborato e partecipato a diverse trasmissioni televisive, festival e tour, tra cui Sanremo Young, Festival Show, Ballata per Genova, Amici di Maria De Filippi, Umbria Jazz, lo spettacolo teatrale di Elio su Jannacci intitolato “Ci vuole orecchio”, durante le quali hanno avuto l’onore di collaborare con diversi artisti di diverso spessore e genere, come: Fabrizio Bosso, Davide Pezzin, Eric Marienthal, Rosario Giuliani, Stefano “Elio” Belisari, Massimo Ranieri, Gino Paoli, Arisa, Marco Masini, Rita Pavone, Noemi, Enrico Ruggeri, Ron, Sergio Cammariere, Gigi D’Alessio, Mahmood, Riccardo Cocciante, Andrea Tofanelli, Simon Le Bon, Europe, Ted Neeley, John Travolta e molti altri. Nel 2020 la band si classifica come finalista al concorso nazionale “Tomorrow’s Jazz Festival 2020”, tenutosi presso il Teatro La Fenice di Venezia. Da maggio 2022 inoltre la band ha iniziato un progetto di collaborazione con Fabio Concato. TRACK BY TRACK https://direzione816.wixsite.com/biografiedcod/carovanatab%C3%B9 I Carovana Tabù sono: Stefano Proietti – pianoforte, tastiere, composizioni e arrangiamenti Andrea Albini – chitarra acustica, chitarra elettrica e composizioni Nicole Brandini – basso elettrico Davide Di Giuseppe – batteria e live electronics Giacomo Cazzaro – sax alto, sax baritono e composizioni Federico Limardo – sax tenore, sax soprano e clarinetto Tony Santoruvo – tromba e flicorno Giulio Tullio – trombone Etichetta: Icona s.r.l Edizioni: Icona s.r.l Management: ICONA SRL – Fabio Cazzaro [email protected] CONTATTI @carovanatabu https://linktr.ee/carovana https://bit.ly/Insta-Carovana https://bit.ly/FB-Carovana YOUTUBE https://bit.ly/Youtube-CT l’altoparlante – comunicazione musicale www.laltoparlante.it [email protected] Chez Haine - Mi manchi Il nuovo singolo dell’artista Una relazione tossica e intrinseca di dolore.
“Mi manchi” è un concetto all'apparenza semplice che in questo brano viene raccontato nei suoi molteplici aspetti. Chez Haine oltre ad esprimere un senso di nostalgia e rabbia verso una relazione tossica e intrinseca di dolore, esprime anche il distacco della parte più profonda e nascosta di se stessi, quella più genuina e fanciullesca, curatrice del male creato dalle insicurezze di cui la società ci circonda. Etichetta: Orangle Srl - https://www.oranglerecords.com/ CONTATTI SOCIAL SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/2Fgm7hO8RPNcXIVCsDI93N?si=4VDVmDiARGit43x1Brq-hg https://www.instagram.com/chezhaine222/ YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UCWiK4N2oH68gbIUSHL_AiAQ/featured BIOGRAFIA Chez Haine nasce dall'odio e l'insoddisfazione che alimentano il senso di sentirsi fuori luogo negli schemi sociali e musicali, cercando di scappare da una realtà imposta e pronta al collasso. Contraddistinto da un filone musicale che va di pari passo al disagio sociale, porta avanti un messaggio di ribellione giovanile con un sound crudo e distorto. L’esordio discografico della cantante, attrice e danzatrice Un brano impetuoso che celebra una consapevolezza raggiunta, fra radici da rivendicare e un’appartenenza ritrovata. «Questo brano è nato di getto, è l'ultimo che ho scritto e l'ho registrato così come è uscito, in una giornata, con pochi ritocchi. È la prima volta che mi succede; la maggior parte dei brani che comporranno il mio prossimo album sono vecchi di anni! Rivisti e ritoccati nel tempo, mutati come son mutata io.» Altrove
“Tossica animica” rappresenta, dunque, l'impeto di una bambina che ha preso consapevolezza della bellezza del suo mondo. Questo brano, più che celebrare la mistura etnica di cui l’autrice porta sembianze e vicissitudini, celebra la creatività. Una creatività salvifica, un luogo “altrove” dove tutto è possibile, persino il salvataggio di quella bambina che ha sofferto gli sguardi sospetti e i nomi storpiati, che ha compreso la diversità nel senso più diretto del termine e che ora pretende il proprio riscatto. «I bambini, ancora privi di sovrastrutture, portano in giro l'anima prima del corpo, proprio come succede nella cultura animista della mia origine africana. La mia parte bambina dipende da quel respiro vitale, che chiamiamo anima e dunque sì, ho una dipendenza, sono una tossica, una Tossica Animica» Altrove Chi è Altrove? Altrove non ha sinonimi attuali, è tutti i luoghi e nessun luogo, è l'identità originaria che è identica solo a sé stessa. Altrove è. «Mi sono sentita senza appartenenza così a lungo da perdere il conto degli anni che passavano. Un giorno, dopo diversi viaggi in acque agitate e putrescenti, ho sentito un senso di calore asciutto e mi sono trovata lì, in un luogo che nessuno poteva contestare; ero lì, dove non c'è necessità di passaporto o certificato di nascita; ero esattamente dove dovevo essere e c'ero in ogni circostanza: Altrove. Altrimenti ove?» Altrove è Ashai, nata a Genova da madre italiana e padre Sud sudanese. A 11 anni inizia a scrivere canzoni. A 20 anni è a Londra a fare la cantautrice ed entra nel Morley College Gospel Choir, diretto da Colin Vassel. Tornata in Italia frequenta workshops di canto gospel con Bob Singleton, leader e fondatore del coro statunitense Golden Gospel Singers e con il Reverendo Keith Moncrief dei Gospel Family. Continua a cantare gospel nel coro Spiritual Ensamble di Bologna e le musiche del mondo nel coro multietnico Mikrokosmos, diretto dal maestro Michele Napolitano sempre a Bologna, dove nel frattempo si laurea in Discipline teatrali. Dopo la laurea va a vivere a Roma dove fra le altre cose inizia a studiare canto pop al Saint Louis Music College. Collabora con La Banda di piazza Caricamento diretta da Davide Ferrari, con la quale partecipa al primo disco, dopodichè interpreta la Cenerentola di Francesco Di Giacomo nel suo ultimo spettacolo "Cenerentola. La parte mancante" all'auditorium Parco della Musica di Roma. Partecipa come corista e autrice nel disco jazz sperimentale Electric Sheep del collettivo omonimo, diretto dal trombettista Angelo Olivieri e collabora con l'Orchestra di Piazza Vittorio, partecipando anche al film "Il Flauto Magico" nel ruolo di fata. Tutto questo avviene parallelamente al percorso lavorativo di attrice, danzatrice e insegnante di danze “etniche” e popolari, teatrodanza e movimento creativo. https://www.instagram.com/altrove_elsewhere/ https://www.facebook.com/ashailombardoarop/ l’altoparlante – comunicazione musicale www.laltoparlante.it [email protected] Il nuovo singolo estratto dall’album “Cocci sparsi” Un brano sognante per riflettere sul tempo e sulle occasioni mancate. “Aprile è una canzone che ci pone davanti alla finitezza della vita e delle sue cose. Tutto, purtroppo o per fortuna, è destinato a finire e, potrà sembrare banale, ma prendere consapevolezza di questo permette di godere appieno delle relazioni, dei viaggi, delle sensazioni e delle emozioni, comprese, e forse soprattutto, quelle più brutte.
Nel ritornello fa irruzione il presente, quasi con violenza. Una grancassa, anzi, tutta un’orchestra, suona per aiutarci a contare le ore, per ricordarci del tempo che passa ed infine, inesorabilmente, per aiutarci a dire “basta, adesso basta”. «È molto pericoloso consegnare a un “dopo”, che potrebbe non arrivare mai, la felicità che invece dovremmo cercare “adesso”» Le rose e il deserto “Aprile”, come tutto il disco da cui il brano è tratto, è stato arrangiato, prodotto e mixato da Martino Cuman (Non voglio che Clara) e registrato da Martino Cuman con Woolter Kelvin ed Ettore Franco Gilardoni presso Colosso Room (Padova), Real Sound Recording Studio (Milano) e HomeRecording INC. (Sandrigo, Vicenza). Nel brano hanno suonato Marcello Batelli (Non voglio che Clara, Teatro degli orrori, Bachi da pietra) alla chitarra classica ed elettrica, lo stesso Martino Cuman al basso e ai cori, Edoardo Piccolo alle tastiere, pianoforte e synth, Francesco Ivone alla tromba, Diego Dal Bon (Crocodiles, Jennifer Gentle) alla batteria e percussioni e Massimo Cogo alle percussioni. Le rose e il deserto è il progetto artistico di Luca Cassano, un po' calabrese, un po' pisano, attualmente milanese. Come un Tuareg, Luca osserva le dune metropolitane alla ricerca delle poesie che spontaneamente affiorano dalle sabbie della sua immaginazione. Il testo è al centro della sua ricerca: il suo interesse è nei suoni e nelle immagini che le parole da sole, anche senza musica, sono in grado di evocare. Le rose e il deserto è un progetto con due anime. Da un lato l’esigenza di esternare le proprie inquietudini, le paure e le passioni, la malinconia. Dall'altro la voglia di gridare contro le ingiustizie che quotidianamente osserviamo. Nato a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza nel 1985, Luca Cassano studia sin da ragazzino chitarra e pianoforte. I lunghi e noiosi pomeriggi di solfeggio insieme alla vecchia maestra di musica ben presto lo allontaneranno però dagli strumenti. Per i successivi vent'anni Luca si dedicherà esclusivamente alla lettura di qualsiasi forma di testo scritto passasse per casa iniziando contemporaneamente ad avvicinarsi alla scrittura di poesie. Alla soglia dei trent'anni, da poco arrivato a Milano, decide di riprendere la via abbandonata e di affiancare la chitarra ai testi e poesie che nel frattempo aveva prodotto. Inizia così l'attività di busking che viene affiancata dalle serate nei locali di Milano dove suona cover con il duo che nel frattempo aveva fondato con l'allora coinquilino: i Citofonare Colombo. Allo scioglimento del duo, Luca decide che è arrivato il momento di lanciare un progetto con cui portare sui palchi le canzoni che nel frattempo prendevano vita: è la primavera del 2018 e nascono Le rose e il deserto. Dopo il primo anno e mezzo, in cui si muove sui palchi di Milano e della Lombardia, nell'autunno 2019 il progetto entra in studio, presso le Manifatture Morselli Recording di Modena per registrare l'EP d'esordio, intitolato "Io non sono sabbia" pubblicato per PFMusic nel giugno del 2020. Nel Marzo 2021 Le rose e il deserto ha anche pubblicato la sua prima raccolta di poesie, intitolata "Poesie a gettoni vol.1". Le rose e il deserto ha avuto il piacere di aprire i concerti di Gnut, Bianco, Nicolò Carnesi, The Niro, kuTso, Sandro Joyeux, Gianluca De Rubertis, Federico Sirianni, Livia Ferri, Andrea Labanca e Rufus Coates & Jess Smith. Fra gli altri, Le rose del deserto ha avuto l'opportunità di suonare a Milano nei circoli Ohibó e Bellezza e allo storico Legend Club, al circolo Tambourine di Seregno, al salotto di Mao a Torino, a Ferrara per la rassegna Il silenzio del cantautore, a Roma per la rassegna Piccoli concerti, al Joe Koala ad Osio Sopra, al teatro San Teodoro di Cantù, al circolo Scuotivento di Monza, al Catomes tot di Reggio Emilia. Etichetta: PFMusic https://www.facebook.com/leroseeildeserto https://www.instagram.com/leroseeildeserto_music/ SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/7uzNihnFzWlwef1vHCe1Ry?si=y0MOgblXT1eVdrTNyDSMcA YOUTUBE https://www.youtube.com/channel/UCwMeiPcJVWIiEFoFU-29dfw PRESS KIT https://sites.google.com/view/leroseeildeserto?pli=1 l’altoparlante – comunicazione musicale www.laltoparlante.it [email protected] Il nuovo singolo dell’artista milanese. Aggressività e voglia di rivalsa contraddistinguono ogni barra Nella vita vera è un poliziotto, sui social un rapper dal volto coperto per proteggere la sua privacy. Questo brano è un vero e proprio sfogo contro quelli che si millantano esperti pionieri del genere rap sostenendo che uno sbirro all'interno della cultura sia un insulto. Nel ritornello troviamo un monito per i giovani che ascoltano, per farli ragionare sul fatto che "una vita da gangsta" non è necessariamente la migliore delle aspirazioni. Uno sbirro all'interno della scena rap, niente di più azzeccato al giorno d'oggi.
Etichetta: Orangle Srl - https://www.oranglerecords.com/ Uno sbirro qualunque è un artista e rapper misterioso, che si è fatto notare negli ultimi mesi su TikTok per una serie di dissing con altri artisti come Baby Gang e Niko Pandetta passando per Paky. Nella vita di tutti giorni è un poliziotto vero e per questo sui social compare a volto coperto per tutelare la sua privacy. I dissing sono solo il mezzo con cui ha attirato il pubblico per raggiungere un obiettivo più ampio: trasmettere messaggi positivi ai giovani. Insistendo sulla possibilità di scegliere il futuro che vogliono anche se spesso nascono e vivono in contesti non facili. Spotify https://open.spotify.com/artist/0G9TR33XQlooNKfbusLPcJ Instagram: https://www.instagram.com/unosbirroqualunque/ TikTok: https://www.tiktok.com/@unosbirroqualunque l’altoparlante – comunicazione musicale - https://www.laltoparlante.it/ [email protected] La cantautrice pugliese canta di un amore adolescenziale dalle tinte intime ed eleganti “Noi due”, nuovo singolo della cantautrice Ell è una ballad romantica che racconta le emozioni, le scoperte e le palpitazioni che l'amore adolescenziale suscita.
L'autrice con questo brano vuole far conoscere una parte intima di sé, ovvero quella sentimentale, descrivendo le azioni condivise quotidianamente con il partner. Una raffinata delicatezza vestita di originalità e personalità viaggia tra le note della giovane artista pugliese che con la sua voce conferma tutto il suo talento già espresso nei lavori precedenti. Un indie pop elegante e ben strutturato in cui Ell canta la sua parte più intima saltando tra amore, sogni e desideri. Dal 25 novembre il singolo sarà su tutti i principali Digital Store e in promozione nazionale nelle radio italiane. Elisa Sabatelli, in arte “Ell” ha 16 anni ed è una cantautrice italiana che vive in Puglia, a Taranto. Il suo esordio discografico avviene nel 2021 con il brano ''Hai Capito Male". Il genere musicale che preferisce è l’indie pop. Nei suoi testi le piace raccontare di sé stessa e delle esperienze che vive nel quotidiano. Il 29 luglio è uscito il suo secondo singolo "Mostri" e molto presto ci sarà tanta nuova musica! Produttore: Martino Schembri in arte “Godo” - Studio di registrazione Godo_Bsmnt Produzione Artistica: Cosimo Taurino della M.A. Eventi https://www.instagram.com/_.ell_official._/ https://www.facebook.com/profile.php?id=100070265205126 TIK TOK tiktok.com/@_.ell_official._ SPOTIFY https://open.spotify.com/artist/02DsArEaXklbGbfOQeCdzN?si=bGBRhfoKRwCdDpuOTNoPnA |
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December 2024
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