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La mUSIca oltre

Fuoricentro - “Non è tutto finito”

3/30/2023

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Il nuovo singolo sul cambiamento climatico della band milanese
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Si intitola “Non è tutto finito” il nuovo singolo dei Fuoricentro, incentrato sul tema estremamente attuale del cambiamento climatico, che sempre di più sta avendo un impatto negativo sull'ambiente. Il brano vanta anche uno speciale featuring con la mitica annunciatrice e conduttrice Maria Giovanna Elmi. La band milanese, che da sempre fa del pop uno strumento per lanciare dei messaggi importanti a livello sociale, torna sulle scene musicali con un grido di speranza, come si può intuire già dal titolo del brano. A spiegarlo è lo stesso frontman Maurizio Camuti: “Non è tutto finito perché siamo ancora in tempo per rimediare a quanto di negativo, in poco più di un secolo, siamo riusciti a fare al nostro pianeta, agli esseri senzienti, agli alberi, al mare, al clima senza pensare a tutti coloro che verranno dopo di noi. Finora stili di vita sbagliati (ora non più sostenibili) e spesso interessi economici ci hanno portato in questa direzione, ma si tratta di una strada non più percorribile. Serve una consapevolezza globale che ci permetta di evitare di commettere altri passi falsi”.

“Da sempre sono molto attento all'ambiente che, insieme al mondo animale, rappresentano la mia personale preoccupazione principale, che dovrebbe essere in realtà un po' di tutti i quali hanno a cuore la vita attuale e futura di coloro che vi abitano. Credo sia necessaria una forte azione condivisa e sentita da parte di tutti affinché si interrompa questa catastrofe globale.” Maurizio Camuti
 
I Fuoricentro nascono nel 2003 e per svariati anni hanno percorso la scena live della città di Milano e non solo. Il repertorio della band dalle sonorità pop/rock tratta nei vari brani tematiche sociali o d'attualità poiché si è voluto unire alla musica anche messaggi legati appunto a temi delicati che si spera possano essere utili ad una qualche riflessione in merito. Tematiche come l'omofobia in “Pia Contessa”, la violenza sulle donne e sulle diversità in “Piedi gonfi”, assenza di pari opportunità in “Con un mazzo di Rose”, la sperimentazione animale nel brano “Oggetto Numero 7”, l'emigrazione in “Valigie di Cartone”, ma anche l'amore nei confronti di una città come Milano (per il cui brano la band ha avuto il patrocinio dal Comune), città da sempre inclusiva e ricca di opportunità che spesso altrove è difficile trovare.
 
Website: https://www.fuoricentrofficial.com/
Facebook: https://www.facebook.com/fuoricentrofficial.
Spotify:https://open.spotify.com/artist/1rdvQDHNUQseo50MoAdvZs?si=GhPNP2s2QhKNTx7OH3udnQ
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SixOneSix & Young AM - “Parli di me”

3/30/2023

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SixOneSix & Young AM - “Parli di me”
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Nel nuovo singolo “Parli di me” i SixOneSix si mettono a nudo, mostrando sfumature più intime rispetto ai brani usciti in precedenza. Ritmicamente sono presenti influenze provenienti dalla UK Drill e la scrittura risulta particolarmente emotiva e profonda. Il tema centrale è l’amore, sofferto e controverso, vissuto dalla generazione Z.
SixOneSix è un gruppo di Roma classe 2000-03, i cui componenti sono S4D, WORDY, JUICE e CHIGGA. Fin dalla sua nascita, il collettivo ha intrapreso una stretta collaborazione artistica con i produttori YCBwoy e Young AM, con i quali hanno concepito un sound fresco e attraente. SixOneSix non è solamente musica, ma è una vera e propria realtà artistica; infatti, questi ragazzi non si limitano a cantare, ma creano un connubio tra più forme d'arte, combinando il canto, la danza, la moda e lo spettacolo. Il loro obiettivo è l'intrattenimento. Mirano a trasmettere la loro visione del mondo e a far divertire ed emozionare le persone attraverso essa.
 
Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com
 
Spotify: https://open.spotify.com/artist/5QK6u3vdOJBt4hJjJoYCLd  
Instagram: https://www.instagram.com/sixonexis/
 
l’altoparlante - comunicazione musicale
www.laltoparlante.it
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Leea Clem - Il singolo “acid”

3/30/2023

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La giovane artista pugliese con una nuova canzone in attesa dell’album
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Leea Clem torna con un nuovo singolo dalle sfumature pop internazionali confermando una maturità fuori dal comune. Il brano anticiperà l’uscita di un album prodotto da Martino Schembri, con la produzione artistica di Cosimo Taurino, per DMB Management di Rory Di Benedetto e realizzato grazie al prezioso sostegno di Puglia Sounds. Dal 31 marzo “acid” sarà disponibile su tutti i principali digital stores e nelle radio in promozione nazionale.
“acid” è un brano che racconta della presa di coscienza che ognuno di noi può fare quando si rende conto che una persona a cui era strettamente legato, gli stava facendo del male. Parla di quella situazione in cui qualcuno ti corrode come appunto, un acido, senza che però tu te ne accorga e, nel momento in cui si prende atto di questo, fra le varie emozioni che si possono provare in seguito a questa scoperta, si fa spazio la rabbia per il tempo e l’impegno investito in tale rapporto. Questa rabbia però, è una rabbia positiva che permette di riconoscere il proprio valore e la propria forza indipendentemente dall’altro e di andare avanti e cercare solo il meglio.
 
Leea Clem è una cantautrice pugliese di 17 anni che si è affacciata al mondo della musica da tutti i punti di vista sin da piccola. Ha iniziato a scrivere durante la quarantena del 2020 facendosi poi conoscere dal pubblico nell’estate del 2021 con la pubblicazione su tutte le piattaforme del suo primo singolo “A Universe Apart”. Nel 2022 pubblica altri due singoli, “Fool For You” e “Better With You”, tutti rigorosamente scritti da lei. Nei suoi brani porta temi facilmente comprensibili a tutti, in quanto parla dei rapporti personali e delle emozioni che si costruiscono attorno ad essi. La scelta dell’inglese è dettata dal sogno di poter arrivare con le sue emozioni al pubblico non solo italiano, ma di tutto il mondo.
 
Spotify:https://open.spotify.com/artist/2z5aPhwBBRV9KRicppnLdX?si=zN58CAWQFOjyW36J3UcBA
TikTok: https://www.tiktok.com/@leeaclem?_t=8aJEVpyQEm3&_r=1
Instagram: https://www.instagram.com/leeaclem/
Facebook: https://www.facebook.com/leeaclemmusic
YouTube: https://www.youtube.com/@leeaclem5689
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Alèm - Mercoledì

3/28/2023

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Il nuovo brano del giovane cantautore nato in Basilicata e cresciuto in Veneto
Il rap come chiave per testi incisivi e mai banali e il pop a creare un contrasto sonoro


“Mercoledì” è un brano che analizza la crescita e il passare del tempo che, spesso, sopprime i sogni in favore del diventare adulti.
È il cambiamento. Il dubbio. Una canzone dalle sonorità molto allegre nonostante il testo dica l’esatto opposto, un inno all’esistenza, senza però lodare la vita, che appunto viene descritta per quello che è: bella e schifosa, canaglia e imprevedibile.

«Crescendo veniamo immersi in una realtà fatta di doveri, la spensieratezza degli anni scolastici/universitari si perde in giornate il cui unico scopo è guadagnare tanto quanto basta per poter vivere fra bollette e costi sempre più alti dei vari beni di prima necessità» Alèm.

Lo sforzo finale, tuttavia, porta sempre a cercare di pensare al meglio, tornando a puntare ai propri sogni, mentre cerchiamo di vivere ogni singola giornata.


Além, nome d’arte di Alessandro Minichino, è nato a Maratea (PZ) nel maggio 1999. Vive i primi due anni della sua vita in un piccolo paese della provincia di Salerno ai confini con la Basilicata poi si trasferisce in in Veneto, nella provincia di Belluno.
Frequenta il liceo artistico a Cortina d’Ampezzo e poi il MITA a Udine.
A 16 anni col nome d'arte di Ale ice scrive e pubblica un ep, "È solo l'inizio"  (2015) un lavoro prettamente rap. In questo, come in tutti i lavori che seguono, Alessandro cura gli artwork e le cover. Negli anni successivi seguono due mixtape "Equilibrio" (2017), rime dirette e molte riflessioni su un mondo ingiusto nella quale bisogna trovare posto, e "Nirvana" (2018) che include il primo street video, del singolo "Tieni duro" con la regia di Samuele Dalò e successivamente recensito dagli "Arcade Boyz" noti youtuber. L’anno dopo esce “Alessandro” (2019), il suo secondo e ultimo ep col nome d’arte Ale ice: acustico, chitarra e voce, si distacca molto dai lavori precedenti ispirandosi al cantautorato italiano che ascoltava fin da piccolo, in "Nato fuori tempo" il featuring con Simone Da Prà (Oxi).
Nel 2021 sceglie di cambiare nome in Alèm, si stacca completamente dai vecchi lavori e lancia il singolo “200 all’ora” unendo al rap influenze rock, punk passando per la trance Music.
Prodotta da Artigian Studio, “200 all’ora” è una canzone che punta all’originalità del genere, contro le catene della società moderna e delle istituzioni scolastiche che reprimono sogni e uniformano i ragazzi. Il 18 febbraio 2022 esce il nuovo singolo “Cliché”, una critica satirica ai luoghi comuni della nostra nazione, il cui videoclip è stato presentato anche dal TGR Basilicata. Segue “Démodé” una riflessione ironica sulle mode musicali del momento e “Caffè” una canzone che mette in luce gli aspetti negativi tipici di una relazione d’amore, gli stessi elementi che però ci fanno costantemente innamorare maggiormente del nostro partner. L’ultimo singolo pubblicato è “#ANDRÀTUTTOMALE” con sonorità pop rock.
Il nuovo brano “Mercoledì” è una canzone dedicata alla crescita, al cambiamento e ad un’esistenza del tutto imprevedibile. I video dei singoli sono stati realizzati da RKH studio.

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Mino Minardi - Il singolo “La passione”

3/26/2023

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Tutta l’eleganza e la dolcezza del cantautore toccando il tema delicato delle malattie mentali
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Prima hit dell’anno per Jacopo “Mino” Minardi. È uscita, infatti sui maggiori distributori di musica digitale, “La passione”, un brano cantautorale e sentimentale, strofico, con uno stile vintage e simile al cantautorato classico. Il tema del brano è assai delicato: parla delle malattie mentali, vinte o comunque accantonate dall’amore, verso un’arte o qualsiasi altra “cosa” in grado di portare serenità, equilibrio e sobrietà. Il titolo ha un significato diverso da ciò con cui si intende il termine passione al giorno d’oggi: passione la riversiamo di solito su un hobby. No, la passione deve essere uno stato di dolore che porta, scorgendo una volta la luce, a un’estasi emotiva e vitale. Mino scrive il pezzo a vent’anni, frequentando lettere a Parma: è il testo con cui capisce che può e deve comporre canzoni, di conseguenza è il suo “primo”. Forse, dice l’artista, lo scrive un po’ per caso, fra uno scritto e l’altro di Petrarca, ed ascoltando “Giudizi Universali” di Samuele Bersani, finendo quindi in musica con l’aiuto di Peretto Alessandro e anche nelle vostre orecchie.
 
Jacopo “Mino” Minardi nasce a Montecchio il 21/2/1995, ma da sempre vive a Barco di Bibbiano, dove ha coltivato fin dalla prima infanzia il suo amore per la musica. Spinto dal papà a cimentarsi con la chitarra da quando era ragazzino, Mino non ha mai smesso di inseguire il suo sogno e a soli vent’anni scrive il primo di tanti testi che però rimangono nel cassetto. Nell’estate del 2019 decide di uscire dal suo guscio esibendosi davanti al pubblico con il singolo “Estate”: è il trampolino di lancio per Mino che poi spopola in radio con “Profumo di caffè”, hit latineggiante del 2020 nata dalla notizia della dolce attesa di un figlio dalla sua amata moglie Elena. Nello stesso periodo prende vita il primo EP composto da quattro canzoni. Nel giorno del ventiseiesimo compleanno di Mino, esce “La bella e la bestia”, singolo portato a Sanremo New Talent, che parla di come bisogna assolutamente amarsi e accettarsi nonostante le diversità. I tempi sono ormai maturi per l’uscita del primo album arrangiato dall’amico Alessandro “Perez” Peretto dei “Mai noi no” e prodotto dall’amico Andrea Fontanesi del Vox Recording Studio: otto brani che spaziano fra amore, fede e politica, un riflesso delle emozioni più profonde che Mino esprime con il suo stile cantautorale. Il legame professionale con Peretto cresce sempre di più e Mino, a ridosso dell’estate 2022, regala un gioiello ai suoi fan: “Tu”, un pezzo con una melodia accattivante e un testo emotivamente coinvolgente. L’anno si conclude con il singolo “Tutto è più semplice” che vede la collaborazione di Cristiano Turato e Maurizio Vercon alle chitarre, i quali arrangiano il singolo: un dolce ricordo della nonna che profuma di speranza.
 
Il 2023 si apre con un ritorno alle origini per Mino: il 24 marzo esce “La passione” primo brano scritto dal cantautore di Barco, arrangiato dall’immancabile Alessandro Peretto, prodotto da Vox Recording e che uscirà con “Boot music group”, distribuito da ingrooves. Un singolo cantautorale e altresì sentimentale, che tratta di un argomento che è ancora tabù: le malattie mentali.
 
YouTube: https://youtube.com/@minominardi3184
Spotify:https://open.spotify.com/artist/28Eugi2JQHNWIxqul81r7v?si=hzIGNPa9T1K7J5Gt5KqrPQ&utm_source=copy-link
Facebook: https://www.facebook.com/minominardiofficial
Instagram: https://www.instagram.com/mino_minardi/
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Ninaif - “Non lo so”

3/26/2023

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Il singolo dell’artista su tutti gli stores digitali e nelle radio

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Fuori “Non lo so”, il singolo dell’artista Ninaif che ufficialmente intraprende la carriera solista nella discografia italiana. Il brano è su tutti i principali digital stores e nelle radio in promozione nazionale.
“Non lo so” appartiene al pop, ma si lascia contaminare dal soul con l’ambizione di essere riconosciuto come un cantautorato moderno che non desidera necessariamente etichette di genere o categorie. Muovendosi sopra a delle sonorità morbide ma decise, il singolo vuole esprimere un’evoluzione interiore che si affaccia alla quotidianità: la ricerca costante del sentimentalismo si trasforma in consapevolezza del fatto che spesso è la parte più terrena a prevalere, quella più cruda e carnale. Per cui basta con le aspettative, “Non lo so” invita a fare un salto nell’incertezza che è forse l’unica vera costante di ogni rapporto, muovendosi dentro ai propri conflitti interiori, fra il trattenersi ed il lasciarsi andare, tra la fragilità e l’emancipazione, tra l’esser bambina e donna allo stesso momento, rendendo esplicito il tutto con semplicità, verità ed un pizzico di cinismo.
 
“In fondo chi può mai sapere realmente cosa ne sarà del proprio futuro? Figuriamoci con un’altra persona! Io di certo non lo so, quindi tanto vale abbracciare quella voglia di vivere il momento per poter godere liberamente almeno del presente, con la speranza di potersi sorprendere nel futuro.” Ninaif
 
Storia dell’artista
Ninaif, all’anagrafe Veronica Marchese, nasce a Lecce il 9 aprile del 1988. Passa la sua infanzia a Torino e all’età di dieci anni si trasferisce con la famiglia a Civitavecchia, dove intraprende il suo percorso artistico tra danza, teatro, musical e canto. Si muove fra le scene civitavecchiesi e quelle romane nei teatri, nei centri sociali e nei locali, vivendo l’arte a contatto diretto con il pubblico, spostandosi da scenari come le strade di Venezia a quelli dei teatri di piccole realtà italiane. Ma la musica è sempre stata il suo chiodo fisso. Dopo aver interpretato per diversi anni canzoni della scena musicale italiana e non, in diverse manifestazioni artistiche sul suo territorio, si dedica per un periodo ai musical per poi iniziare un percorso di crescita nella scuola di “Stazione Musica”, crescita che avviene anche grazie alla sua insegnante di canto Giulia Stefani con cui attualmente continua a lavorare e che per lei rappresenta un vero e proprio mentore. Inizia poi a credere veramente nella sua scrittura in un progetto con una band, durato dal 2019 al 2022, con cui vince la produzione del singolo da lei scritto “Il sapore del male”, pezzo che arriva alle finali del Sanremo Rock. Dopo arriva l’emancipazione, la crescita artistica e la scelta di lavorare come solista in un viaggio intrapreso con la produzione artistica di Paolo De Stefani, esordendo con il brano “Non lo so” che vede la partecipazione di Massimiliano Rosati alle chitarre, Filippo Cornaglia alla batteria, Vittorio Longobardi al basso e Paolo De Stefani alla tastiera. Questo progetto prevede il supporto delle fotografie di Enrica D’Amore, fotografa autrice della copertina del singolo, con cui continua a collaborare. Attualmente sta lavorando alla produzione di nuovi singoli.
 
Spotify:https://open.spotify.com/album/5W6RmAqyVRMfYx405OzSEF?si=Duco6L4lRYWpPZbD7nH0EA
Instagram: https://www.instagram.com/_ninaif/?igshid=YmMyMTA2M2Y%3D
 
DCOD Communication - Ufficio stampa musicale nazionale
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Andrea Tarquini - “L’Amore in Frigo”

3/26/2023

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Una canzone d’amore senza amore
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Il brano è uno dei nove che compongono “In fondo al 900”, terzo album in studio del cantautore romano, milanese d’adozione. Questa canzone funky-reggae è - in parte - il seguito di “Monete”, un brano presente in “Disco rotto”, il secondo album di Andrea Tarquini. Racconta la storia di una coppia. Una coppia di pazzi, un rapporto malato in cui lei va a casa di lui e gli fa le pulizie perché altrimenti lui affoga nella sporcizia. Ovviamente non può farne a meno, ma entrambi si accorgono, piano piano, che questa unione è basata più sul bisogno (e poi sul rancore) che sull’amore e la stima.
 
«Lo speciale sound americano de L'Amore in Frigo, nel quale si mischiano strumenti della tradizione folk bluegrass con quelli del funky, è in gran parte dovuto alla partecipazione di un personale tecnico e artistico americano con base a Nashville (TN) U.S.A., dove sono state fatte registrazioni aggiuntive. Tutti nomi di livello stellare.
Il mandolinista John E. Frazier III (per anni mandolinista di John Cowan ex leader dei New Grass Revival) e tutti questi interventi, come altri sul disco, sono stati ripresi e realizzati da Robertson Stokes, ingegnere del suono che ha più volte lavorato con James Taylor, Jerry Douglas, Sam Bush, Alison Krauss, Mary Chapin Carpenter, solo per citarne alcuni». Andrea Tarquini
 
Il brano è una delle nove canzoni contenute in In fondo al ‘900, terzo album del cantautore romano, milanese di adozione, nato come chitarrista del celebre Stefano Rosso. Il disco, prodotto da Fabrizio “Cit” Chiapello contiene la traccia omonima “In fondo al ‘900”, canzone che è entrata nella cinquina Tenco 2022 come Miglior Canzone. In copertina l’opera di Alfred Drago Rens “La petite Gau”. Drago Rens ha curato anche l’immagine grafica del disco.
 
Dicono di “In fondo al ‘900”
 
«Terzo lavoro solista per l’ex chitarrista di Stefano Rosso che, in nove tracce orbitanti tra cantautorato americano e folk, racconta storie quotidiane di artisti, poeti, cantautori indipendenti, coppie al bivio, e altre sfumature grigiazzurre di una modernità alienante a cui le generazioni “di ieri” non riescono a rassegnarsi, continuando a cercare la bellezza nelle piccole cose.» Rumore
 
«Tanti sono gli spunti che caratterizzano questo disco che ha il complesso compito di illuminare quegli angoli della vita che solitamente restano in penombra. Si parla di scontri generazionali, di gap incolmabili e ricerca della bellezza. Godere dei racconti della vita reale è il plus che rende questo lavoro discografico un viaggio in un porto sicuro: un approdo tranquillizzante» Low Music
 
«Un titolo che può apparire di primo acchito pretenzioso, se non altro per l'immensità di quello che porta dentro di sé quel decennio; in concreto però Tarquini utilizza un titolo altisonante solo per cercare un rifugio nell'anima (che è quello che molti di noi fanno) andando indietro con la mente a periodi della vita in cui eravamo felici o quantomeno ingenuamente vicini alla felicità.» Clap Bands
 
«Lui è Andrea Tarquini, storico chitarrista della scena romana, di Stefano Rosso tanto per dirne una non di poco conto… lui è un eterno sognatore ma anche un concreto uomo di cultura e di arte e lo dimostra con la delicatezza di un disco alto come “In fondo al ‘900” giunto ad un passo nell’aggiudicarsi la tanto agognata Targa Tenco.» Cherry Press
 
Andrea Tarquini, romano trapiantato a Milano, esordisce negli anni ’90 del secolo scorso come chitarrista e corista del mitico Stefano Rosso. Dopo molti anni di formazione passati a suonare musiche tradizionali nordamericane, Andrea Tarquini si sposta a Milano dove inizia un percorso didattico nel quale insegna le tecniche della chitarra acustica americana. Grazie all’amicizia con Luigi “Grechi” De Gregori, fratello maggiore del più celebre Francesco, nel 2013 con la produzione di Paolo Giovenchi, pubblica il suo primo disco, “REDS! Canzoni di Stefano Rosso” (Self) disco finalista alle Targhe Tenco 2013 nella categoria interpreti. Nel 2014 i buoni risultati del primo disco realizzato lo portano a diventare endorser di Bourgeois Guitars, uno dei più prestigiosi marchi di alta liuteria chitarristica degli Stati Uniti. Nel 2016, con la produzione di Anchise Bolchi pubblica “DISCO ROTTO” (Self-Ice Records) disco finalista alle Targhe Tenco 2016 come Miglior Opera Prima. Sempre nel 2016 istituisce il premio per cantautori chitarristi Corde & Voci d’Autore presso l’Acoustic Guitar Village di Cremona che si tiene ogni anno all’interno di Cremona Musica Exhibition & Festival. Nel 2017 partecipa al Premio Bindi dove vince la Targa Beppe Quirici per il “Miglior Arrangiamento”. Tra il 2018 e il 2021 collabora con il rapper Jesto per il quale compone le musiche di molti suoi brani. Nel 2019 amplia ulteriormente il suo rapporto di reciproca sponsorizzazione con alcuni marchi di strumenti di alta qualità, tra i quali i microfoni Ear Trumpet Labs e l’italiana Acus, fabbrica specializzata nella produzione di amplificatori per chitarra acustica. Queste collaborazioni porteranno poi i marchi ad avviare attività di sostegno ai produttori di contenuti e live. Nel giugno 2022 pubblica il suo terzo disco che si intitola “In fondo al ‘900” (MoovOn-Altafonte-Self). Il brano “In fondo al ‘900” in esso contenuto entra nella cinquina Tenco 2022 come Miglior Canzone.
 
Etichetta: MoovOn
 
Facebook www.facebook.com/Tarquini.official
Instagram https://www.instagram.com/andrea_tarquini_official/
Spotify https://open.spotify.com/track/2Cs7usW5KlRrKqrwvPDBXH?si=3abc00c483d04063
YouTube https://www.youtube.com/channel/UCAxRbJvthR1-0KS2Ehsf_eg
 
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Lacoin - “Paura”

3/25/2023

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Il nuovo singolo dell’artista sui principali stores digitali
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Fuori “Paura”, il nuovo singolo di Lacoin che continua a far parlare di sé. Disponibile suI principali stores digitali e in promozione nazionale. La canzone riflette tutte le incertezze spesso invisibili agli occhi degli altri, tenute nascoste e che ci consumano dall’interno. Come nel momento del cambiamento radicale del protagonista della nota serie tv Breaking Bad, Walter White, anche l’autore fa capire una certa mutazione nel suo modo di analizzare quest’emozione: la paura può essere lo stimolo maggiore per diventare autenticamente coraggiosi.
 
“Chi non ha paura non è un essere umano, o semplicemente non ha nulla da perdere se non ciò che la paura stessa solamente può insegnarti.” Lacoin
 
Lacoin, all'anagrafe Nicola, è un artista pop-punk italiano. Si avvicina alla musica rock grazie ai Linkin Park e Marilyn Manson, poi all'hip-hop con artisti come Eminem, Noyz Narcos, Salmo e Nitro. Scrive le prime canzoni rap all'età di 15 anni, ma solo nel gennaio 2022, affiancato da Disa di RNK Studio, dà il via al suo primo progetto pop-punk. L’attitudine è fedele alle sue radici hip-hop e allo storytelling dei suoi trascorsi, utilizzando principalmente le sonorità del punk e dell'emo trap. Nel febbraio 2023 esce il suo primo singolo "Sfinge", annunciando la pubblicazione di altri singoli a cadenza mensile.
 
Instagram: https://www.instagram.com/lacoinyoungpope/
Spotify: https://open.spotify.com/album/5kBwOtJCnwUi06KD84lkeM
Multilink: https://linktr.ee/lacoin__
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Out of the Blue - “Pirate Queens”

3/23/2023

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Un album dedicato alle storie delle piratesse al loro coraggio e al loro esempio di autodeterminazione

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Dieci tracce in cui la musica scritta e interpretata da Giovanni Pollastri e Annie Saltzman Pini diventa un epico sottofondo alle loro gesta. “Pirate Queens” è un album dedicato alle donne pirata realmente esistite, che hanno combattuto fianco a fianco con i leggendari pirati della storia, lasciando un marchio indelebile nel mondo della pirateria.
I dieci brani raccontano le avventure di alcune tra le figure più leggendarie grazie alla particolarissima voce di Annie Saltzman Pini, nata a New York City, che ha saputo interpretare il carattere e lo spirito di queste donne. Giovanni Pollastri ha invece prodotto e suonato quasi tutti gli strumenti presenti nelle registrazioni. Entrambi vivono a Milano.
Non solo, “Pirate Queens” è un viaggio musicale fra storia e territori, dall’irlandese Anne Bonny, attraversando l’Atlantico, a Jeanne de Belleville, conosciuta come la Leonessa di Bretagna; da Sadie Farrel, una gang leader che compiva atti di pirateria lungo il fiume Hudson a Manhattan, a Sayyida Al Hurra, una Pirate Queen del Mediterraneo, solo per menzionarne alcune. Ogni brano è dedicato a una piratessa descrivendone le gesta, a volte narrando la storia della sua vita, a volte soffermandosi più sul carattere e sul difficile rapporto con un mondo, quello della pirateria, totalmente maschile, dove non veniva dato alcuno spazio alle donne per emergere.
Il progetto nasce con il duplice intento di proporre un contenuto che possa essere di interesse culturale, o anche semplicemente di intrattenimento, ma con un focus sulla parità di genere in un ambiente così difficile, complesso e maschilista come è stato la pirateria. Una rivalsa che ai giorni nostri inizia già nel rispondere alla domanda: «Ma esistevano le piratesse?». Lo strumento più importante utilizzato in questo progetto, quindi, non è suonato all’interno dei brani, ma è l’immaginario che si crea nell’ascoltatore, avendo utilizzato la loro sensibilità e suonato la loro mente.
 
Track by track
https://direzione816.wixsite.com/biografiedcod/outoftheblue
 
Giovanni Pollastri
Musicista polistrumentista, compositore, produttore e arrangiatore, nasce a Milano nel 1967. La passione per la musica lo porta ad avere sin da bambino il suo strumento, una batteria. Cresce affascinato dalle ritmiche dei dischi dei Led Zeppelin, dei Deep Purple, dei Grand Funk e della PFM e ascoltando David Bowie, Beatles, Rolling Stones, Battisti, Guccini, De Gregori, Finardi, PFM. Successivamente, con l’arrivo del punk e della new wave, decide di imbracciare la chitarra e il basso e scopre ulteriori stimoli nella soul music, nel blues e nel R&B di Aretha Franklin, Otis Redding, Ray Charles e altri grandi nomi che lo spingono a creare le prime band e suonare nei locali milanesi verso la seconda metà degli anni Ottanta. L‘incontro con numerosi addetti ai lavori in ambito musicale lo porta a collaborare con artisti di fama internazionale, anche per semplici apparizioni televisive, tra cui Joe Cocker, Anastacia, Geri Halliwell, Andy Summers, Fernando Saunders e Lou Reed (con questi ultimi due nel 2011 realizza anche un brano presente nell’album di Saunders ‘Happiness’, edizioni VideoRadio/Rai Trade). Il nome di Giovanni Pollastri è presente su numerose release in veste di produttore, autore, collaboratore o semplicemente nei ringraziamenti per il supporto dato in fase di realizzazione del progetto (lo trovate anche nel box definitivo in vinile dei Police, collabora con Stewart Copeland dal 2002). Giovanni Pollastri è anche un addetto ai lavori, avendo lui stesso lavorato con numerose etichette discografiche, sia major che indipendenti, oltre a essere stato tour manager e addetto ufficio stampa di numerosi artisti in ambito locale e internazionale. In ambito editoriale ha scritto tre libri dedicati a Sting & The Police. Nel disco “Pirate Queens” Giovanni è compositore, arrangiatore, produttore e suona tutti gli strumenti ad eccezione di alcuni ospiti al violino, alle percussioni e all’organetto. Il 24 febbraio esce “Anne Bonny”, primo singolo estratto dall’album “Pirate Queens”.
 
Annie Saltzman Pini
Cantante, compositrice e autrice, nata a New York e cresciuta tra le melodie di Broadway. La sua eclettica cultura musicale spazia da Harry Belafonte e Ma Rainy a Mott The Hopple e Emerson, Lake & Palmer. Debutta alla Carnegie Hall all’età di dodici anni come cantante in un coro ed è lì che nasce l’amore per il palco. I primi brani iniziano a scriverli all’età di dieci anni. Studia Film e Performing Arts al Bard College e si laurea alla New School a Manhattan. Lavora ai Bearsville Studios a Woodstock dove incontra Joe Cocker e Bobby Keys. Trasferitasi a San Francisco nei primi anni Ottanta, conosce un gruppo di musicisti italiani che la invitano a Milano a unirsi a loro come cantante. Il primo anno lo trascorre in una casa occupata insieme al gruppo punk-rock al femminile Remote Control, suonando nella cerchia della scena underground di Milano. Si unisce successivamente ai Casbah, band che vince il Camel Trophy come “Miglior band emergente italiana” a cui viene data la possibilità di aprire i concerti di Vasco Rossi e Joe Jackson. In contemporanea inizia anche a collaborare con Lu Colombo e il produttore Franco Godi, che le propone di cantare per alcuni jingle pubblicitari. Nei primi anni Novanta incontra Giovanni Pollastri con cui nasce un’ottima alchimia sia artistica che personale. Formano la band Street Tease, dalle tipiche sonorità grunge, e dopo lo scioglimento decidono di continuare a collaborare insieme fino ai giorni nostri. Il 24 febbraio esce “Anne Bonny”, primo singolo estratto dall’album “Pirate Queens”.
 
Etichetta/Distribuzione Digitale: LowCoost Records
 
Facebook: https://www.facebook.com/OutOfTheBluePirateQueens
Instagram: https://www.instagram.com/outoftheblue_pirates/
Youtube: https://www.youtube.com/@OutOfTheBlue_PirateQueens
 
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Zio Fella - “Pollicino”

3/22/2023

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L’ironico esordio della band milanese
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Un gruppo di amici, la voglia di ridere e scherzare narrando situazioni al limite del politicamente corretto. Il primo singolo dell’album “Strazio”, esordio di Zio Fella, si ispira all’omonima fiaba, che offre al single, protagonista del pezzo, l’esilarante soluzione a un imbarazzante e comune problema. Un esercizio ludico musicato con la goliardia tipica di questo gruppo di amici che raccontano le loro storie esattamente come lo facevano da ragazzini, quando hanno iniziato a suonare insieme. “Pollicino” è un brano pop rock che si inserisce direttamente nel panorama musicale “ironico demenziale”: testi sempre in rime perfette sostenuti da una musica accattivante (talvolta con citazioni o omaggi a famose hits del passato), per narrare situazioni spesso al limite del politicamente corretto.
Gli Zio Fella sono, prima di tutto, amici che suonano insieme. Giovanissimi nell’anima e amanti di generi musicali diversi, cercano di fondere le passioni di ciascuno dei sette per offrire pezzi accomunati dall’ironia e dalla narrazione paradossale, che sfocia talvolta in satira sociale.
Alessio e Giancarlo (voci) propongono idee o brani che vengono elaborati, stravolti, arrangiati e suonati insieme ad Alessandro (chitarre) Eugenio (batteria), Fulvio (coro), Marco (tastiere) e Maurizio (basso).
 
Zio Fella sono:
Alessio e Giancarlo - voci
Alessandro - chitarre
Eugenio - batteria
Fulvio - coro
Marco - tastiere
Maurizio - basso
 
Etichetta: Rusty records
 
Instagram: https://instagram.com/zio.fella?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100036309854900
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCnxBW7jaiI4l3minQHVz3KA
 
l’altoparlante - comunicazione musicale
www.laltoparlante.it
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